L'alternanza scuola-lavoro è una metodologia didattica, introdotta nel sistema educativo dall'art. 4 della l. 53/2003 con l'obiettivo di arricchire i percorsi del secondo ciclo con competenze spendibili nel mercato del lavoro.
I percorsi in alternanza scuola-lavoro sono organizzati sulla base di convenzioni tra l'istituzione scolastica o formativa e il soggetto ospitante, che li regolamentano alternando periodi in aula e in contesti lavorativi, nel rispetto del profilo educativo del percorso ordinario (d.lgs n. 77/2005). Nell'ambito dell'alternanza la permanenza dei giovani in contesti lavorativi non si configura come un rapporto di lavoro: i giovani mantengono lo status di studenti e la scuola o l'istituzione formativa è responsabile dell'intero percorso.
La Legge n. 107/2015 (c.d. Buona Scuola) ha sistematizzato l'alternanza scuola-lavoro nei percorsi del secondo ciclo, introducendo l'obbligo per gli studenti del secondo biennio e dell'ultimo anno di svolgere in alternanza un monte ore minimo di 400 ore per gli istituti tecnici e professionali e 200 ore per i licei, da inserire nel Piano dell'offerta triennale.
L'alternanza si realizza svolgendo attività all'interno e all'esterno della scuola, in un percorso ideale che parte dalla didattica laboratoriale e giunge al rapporto di collaborazione fra scuole, studenti ed imprese ospitanti. Il percorso è monitorato attraverso la collaborazione fra i soggetti coinvolti, nel cui ambito il ruolo del tutor scolastico e di quello aziendale è di particolare rilievo.
Nel contesto della sperimentazione del sistema duale in Italia, lo Stato, le Regioni e le Province Autonome hanno concluso un accordo (CSR 158/2015 del 24/9/15) su un progetto di rafforzamento del suddetto sistema nell'ambito della Iefp che consentirà agli studenti iscritti ai corsi Iefp regionale di optare per un modello formativo duale in cui l'alternanza scuola-lavoro verrà "rafforzata" da periodi di applicazione pratica presso un datore di lavoro non inferiori a 400 ore annue.